Lo aveva ripetuto in una nota il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ed è stato confermato nel corso dell’incontro tra la delegazione trattante della RegioneVeneto alla presenza del capo dipartimento Elisa Grande, del Consigliere del Ministro, Antonio Ilacqua, e del Capo di Gabinetto, Francesco Rana: il lavoro in corso sulla legge quadro sull’autonomia differenziata si svolgerà parallelamente al confronto bilaterale tra le singole Regioni e i ministeri competenti.

Dopo la regione Veneto sarà la volta, nei prossimi giorni della ripresa dei negoziati con la regione Emilia Romagna e la regione Lombardia. Nella settimana successiva il ministro Boccia ha annunciato che sarà avviato per la prima volta anche il negoziato con la regione Toscana. Per avviare il relativo confronto con la regione Piemonte, invece, si resta in attesa della deliberazione del consiglio regionale.

Quanto all’incontro , una nota della Regione Veneto riferisce che “l’approccio è stato collaborativo e improntato a pragmaticità e operatività. Si è condiviso di partire con una analisi comparata dei due testi della intesa (testo del Veneto del 23 settembre e testo ministeriale del 7 ottobre), allo scopo di evidenziare, innanzitutto, le parti sulle quali esiste una prima condivisione di contenuti. Si è, quindi, concordato il metodo di lavoro e programmato un prossimo incontro per mercoledì 30 ottobre, al fine di proseguire con l’esame delle richieste regionali.”

“Il confronto sui contenuti della bozza della Regione del Veneto – ha quindi riferito la delegazione confermando quanto già detto dal ministro – si svolgerà in parallelo alla predisposizione del disegno di legge “quadro” che, è stato confermato, il Ministro vuole portare all’approvazione del Parlamento entro fine anno”.

“In riferimento al testo del disegno di legge “quadro” – fa sapere infine la Regione Veneto – è stato garantito il coinvolgimento della Regione del Veneto, così come delle altre due Regioni (Emilia Romagna e Lombardia, ndr) che hanno già avviato il percorso per il riconoscimento dell’autonomia differenziata, prima del passaggio in Conferenza Stato-Regioni”.

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