“La palestra è in ritardo, il Comune ci spieghi che cosa è successo e si faccia pagare i danni”.
Ad Alex Cioni, consigliere di Schio Città Capoluogo-Prima Schio, non bastano le spiegazioni del sindaco Valter Orsi, che ha evidenziato in una ‘falla’ geologica la motivazione del ritardo nella realizzazione della palestra del campus, ma chiede che l’interesse dei cittadini venga tutelato, fino all’ultimo euro.
Per la palestra del campus, che ha un costo stimato in 3 milioni di euro e che l’azienda padovana I.Tec avrebbe dovuto consegnare a maggio dell’anno prossimo, è previsto uno slittamento fino al 2021, a causa del terreno instabile. I tecnici se n’erano accorti da subito che quel terreno avrebbe potuto presentare ‘delle sorprese’, ma la questione sembrava risolta con la posa di una vasca d’isolamenti. Ulteriori approfondimenti invece hanno rivelato l’esistenza di “una falda freatica ad una quota maggiore del previsto”, che ha causato il blocco dei lavori.
“Sono stati commessi degli errori che causeranno una inevitabile e non trascurabile lievitazione dei costi – ha sottolineato Cioni – Per quasi dieci mesi il cantiere della palestra Campus in piazzale Summano è rimasto sospeso dopo che la ditta vincitrice dell’appalto ha sollevato una serie di osservazioni al progetto. Dagli uffici del Comune hanno spiegato che il blocco dei lavori è una conseguenza del livello della falda freatica rivelatasi ad una quota maggiore del previsto. Una presunta sorpresa geologica che ha prodotto una modifica strutturale all’opera e una revisione dell’assetto delle fondazioni che dal progetto iniziale non sono risultate più corrispondenti alle condizioni del terreno. Il Comune ha risposto “che le modifiche e le integrazioni strutturali al progetto prevedono un sistema di drenaggio wellpoint e la posa in opera di pali ad iniezione idonei per la compattazione ed il consolidamento del terreno” – ha spiegato Cioni – ma la sussistenza di problematiche geotecniche del terreno fanno presupporre dei non trascurabili errori in fase di progettazione”.
Una situazione poco chiara che ha spinto il consigliere comunale ad avanzare un’interpellanza in Consiglio per mettere nelle condizioni l’Amministrazione di spiegare alla città cosa è successo.
“I soldi dei cittadini vanno spesi con diligenza, fosse anche un solo euro, quindi non si tratta di un esercizio di facile retorica la richiesta di spiegazioni in aula ma rientra in un elementare quanto sacrosanto principio di trasparenza nell’interesse della città. Peraltro – ha concluso Cioni – le modifiche strutturali attuate in corso d’opera, provocheranno una sensibile lievitazione dei costi mentre la palestra non sarà a disposizione degli istituti scolastici scledensi nei tempi previsti dal contratto d’appalto. Voglio sapere se l’amministrazione è intenzionata ad attivarsi per verificare se ci sono state delle responsabilità oggettive dei professionisti incaricati e, nell’ipotesi siano emerse, cosa intenda fare per tutelare gli interessi dei cittadini”.
A.B.