Schio dice ‘addio’ alle barriere architettoniche e punta alla nomea di ‘città per tutti’.
Il Consiglio Comunale ha approvato il Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche (P.E.B.A) strumento che gli enti pubblici hanno a disposizione per monitorare, progettare e pianificare gli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche e, dunque, al raggiungimento della fruibilità, in condizioni di comfort e sicurezza, dei percorsi urbani, degli edifici e degli spazi pubblici per tutti i cittadini.
Il P.E.B.A., redatto dallo studio di architettura Stefano Maurizio con sede a Gaggio di Marcon, consiste nell’analisi dello stato di fatto degli edifici pubblici e dei percorsi urbani del Comune di Schio, con rilevazione delle eventuali barriere architettoniche presenti. Mostra poi le relative proposte di soluzione con la stima dei costi e le priorità di intervento, che saranno suddivise in stralci funzionali. Sono 2.484 le singole schede delle barriere presenti negli ambiti urbani del Comune di Schio censite nel piano, che ha interessato il centro storico della città di Schio, alcune zone della periferia e alcune località limitrofe quali Santissima Trinità, Magrè, Ca’ Trenta, Giavenale, Monte Novegno, Poleo, San Rocco del Tretto, San Ulderico del Tretto, Santa Caterina del Tretto, Piane-Santa Maria del
Pornaro.
Il P.E.B.A. ha riguardato, nel suo complesso, la rilevazione di 77 edifici e 113 vie, per un totale di 43 chilometri.
Il piano che era stato adottato dalla Giunta Comunale nel luglio scorso, rappresenta un potente strumento decisionale per le azioni da intraprendere per il miglioramento dell’accessibilità degli spazi pubblici a tutti i cittadini, in quanto raccoglie in modo organico tutte le criticità afferenti a tale problematica e presenta altresì le soluzioni, con relativi costi e priorità di intervento.
Soddisfatto l’assessore all’Urbanistica Sergio Rossi che ha commentato: “È davvero un bel traguardo per un’amministrazione che guardi a tutti i cittadini con pari attenzione. Si tratta di un piano serio e ben strutturato che ci ha valso un contributo regionale di 30mila euro, secondi nel Veneto solo alla città di Padova. Lo strumento è a disposizione dei cittadini nel portale web del Comune ed è già stato trasferito nel SIT (Sistema Informativo Territoriale). Esso rappresenta anche un importante presupposto per la progettazione ed esecuzione di diversi interventi sulla viabilità e su fabbricati di proprietà pubblica”.
Gli fa eco Maura Fontana, consigliere comunale: “Come cittadina, disabile e componente della commissione comunale ‘Città senza barriere’ non posso che essere entusiasta di questo piano. Schio è già una città molto accessibile, la prima della provincia di Vicenza e
forse, stiamo raccogliendo dei dati in questo senso, anche del Veneto. Quindi abbiamo una grande opportunità per migliorare ulteriormente e consolidare nel segno della sensibilità e dell’eccellenza ogni intervento futuro, a beneficio di tutta la città”.
Lunedì erano iniziati i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche sulle due rampe al cimitero di Santa Croce vicine all’ingresso da viale Santa Croce, concordati con la commissione ‘Città senza barriere’ per adeguare le rampe alla pendenza del 5% come da normativa regionale. Il progetto prevede lo spostamento delle rampe in posizione baricentrica rispetto ai campi di sepoltura per garantire lo spazio necessario all’allungamento della rampa stessa ed alla conseguente riduzione della pendenza. La durata dei lavori è stimata in circa un mese al costo di 20mila euro più Iva.
di Redazione Altovicentinonline
