E’ iniziata tra i filari delle colline del prosecco di Conegliano e Valdobbiadene la prima vendemmia da quando l’area, il 7 luglio scorso, è entrata a far parte dei siti Unesco tutelati come patrimonio dell’umanità. Lo storico appuntamento, informa Coldiretti, è nella tenuta dell’azienda “Astoria” di Susegana (Treviso), dove è iniziato il distacco delle prime uve Glera alla base delle pregiate bollicine.
Per l’occasione è stata divulgata una analisi della Coldiretti con le stime sull’andamento qualitativo e quantitativo e sui risultati conquistati nel 2019 dal Prosecco sul mercato internazionale, oltre alle nuove sfide che dovrà affrontare il vino italiano piu’ stappato all’estero, a partire dalla Brexit in Gran Bretagna, dove è il prodotto Made in Italy preferito dagli inglesi.
Prosecco: +50% export I semestre in Francia, Usa supera Gb
Le esportazioni di vino Prosecco verso la Francia nel primo semestre del 2019 sono aumentate del 50% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, e per la prima volta il mercato americano supera in valore – ma non per numero di bottiglie – quello inglese. La stima è di Coldiretti, che attribuisce alle vendite generali del prodotto oltre i confini nazionali un valore pari a 458 milioni di euro, con una crescita del 17%. Grazie alla dinamica osservata, che rileva un +41% nel mercato Usa, quella americana, con un fatturato di 131,5 milioni da gennaio a giugno 2019, è diventata la prima destinazione superando il primo cliente storico rappresentato dalla Gran Bretagna (129,8 milioni). In terza e quarta posizione si collocano Francia e Germania, paese quest’ultimo la cui progressione (+7%) si rivela più tiepida che in passato, mentre in terra transalpina si registra una crescita record. Per quanto ancora molto contenuti, infine, i volumi di Prosecco diretti alla Cina registrano un’accelerazione del 66% nel periodo. Secondo Coldiretti quest’anno il raccolto di uva glera sarà inferiore del 10-15% rispetto allo scorso anno ma “tale da garantire una produzione di grande eccellenza”. La produzione del Prosecco scenderà dunque quest’anno a 400 milioni di bottiglie con l’uva raccolta sugli oltre 24 mila ettari di vigneti tra Veneto e Friuli Venezia Giulia.
Brexit: Coldiretti Treviso, può diventare problema Prosecco
“Auspichiamo che sulla Brexit si trovi una soluzione prima del 31 ottobre”. Lo ha detto oggi il presidente di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegato, a margine dell’inizio della vendemmia sui territori dichiarati patrimonio dell’umanità dall’Unesco. Ricordando come il Regno Unito sia stato nel 2018 il primo cliente del vino, con circa 120 milioni di bottiglie acquistate, Polegato ha aggiunto che “il Prosecco per gli inglesi è diventato un consumo quotidiano, e sarebbe davvero un problema se le tasse sulle importazioni aumentassero in seguito alla Brexit”. Dopo il Regno Unito, nella classifica dei clienti esteri dell’Italia, lo scorso anno si erano posizionati gli Usa, seguiti da Francia e Germania.
Coldiretti Treviso, provocazione su nome non banale
La discussione dei giorni scorsi sull’opportunità di rimuovere il nome Prosecco dalle bottiglie Docg, assunta da alcune aziende dell’area Conegliano Valdobbiadene, “è un tema molto delicato che vorremmo affrontare con tutte le parti coinvolte”. Lo ha detto oggi il presidente di Coldiretti Treviso, Giorgio Polegato, a margine dell’avvio della vendemmia nelle zone patrimonio Unesco. “Evidentemente la Docg sta soffrendo – riconosce Polegato – e la provocazione lanciata in questi giorni ha una radice tutt’altro che banale”. Ha invitato perciò formalmente “i consorzi di tutela, la Confraternita Conegliano Valdobbiadene e le associazioni agricole” a un tavolo per cercare rapidamente una soluzione ed evitare che questo ricada sulle iniziative che tutte le parti dovranno concordare per valorizzare il riconoscimento ottenuto dall’Unesco.