Il Consiglio di Stato ha confermato la necessità della diffusione di dati e informazioni, da parte delle autorità pubbliche, sui rischi per la salute e per l’ambiente provocati dall’uso scorretto dei telefonini cellulari. Lo comunica l’Associazione Apple (associazione per la prevenzione e la lotta all’elettrosmog).

L’associazione, con gli avvocati Stefano Bertone, Luigi Angeletti, Renato Ambrosio e Marco De Fazi, aveva presentato un ricorso al Tar del Lazio, che lo scorso 16 gennaio aveva ordinato al Ministero dell’Ambiente, al Ministero della Salute e al Miur di attivare una campagna di informazione a livello nazionale. Contro la pronuncia dei giudici di prima istanza i tre ministeri avevano presentato appello, che è stato accolto solo in parte.

In una nota della Apple viene spiegato che “nonostante la sentenza affermi – per motivi strettamente procedurali e non di merito – che i Ministeri non hanno un obbligo di legge ad effettuare una campagna informativa, il Consiglio di Stato conferma che informazione vi debba essere, ratificando i principali punti di merito fatti valere dall’Associazione”.

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