Chissà se ha battuto ciglio, l’addetta del centro prenotazioni dell’Alitalia nel comunicare il costo di un trasporto in barella (barellina, sarebbe meglio dire) di un bimbo di 3 anni, Gabriele, per il volo Catania/Verona.

Il padre di Gabriele, al telefono per la prenotazione, ha creduto di aver capito male nell’udire la cifra, ma, dall’altro capo della linea, la voce ha ripetuto: 1950 euro più Iva.

La notizia arriva da Meridionews, che ha raccontato la storia di Gabriele, che lo scorso luglio si è fratturato un femore ed è stato ingessato dal bacino al piede. Il padre, dovendolo trasportare a Verona in aereo, qualche giorno fa telefona all’Alitalia per prenotare il volo, sottolineando che il bambino è ingessato. Gli dicono quali procedure avviare per il trasporto speciale.

Siamo andati a cercarle sul sito dell’Alitalia, eccole:

LINEE GUIDA PER L’IDONEITÀ AL VOLO

“Se hai bisogno di un’autorizzazione medica di idoneità al volo, fai compilare al tuo medico curante il nulla osta sanitario MEDIF con data non anteriore a 7 giorni dalla partenza e compila il Modulo A “Informazioni per i clienti che richiedono un’assistenza speciale” firmato da te o da un tuo delegato.

Il MEDIF deve essere inviato al Call Center in fase di prenotazione e sottoposto al servizio medico di Alitalia almeno 72 ore prima della partenza, sabato e giorni festivi esclusi. Nel caso in cui sia richiesto un nulla osta sanitario per il trasporto dei passeggeri in barella, il modello, compilato in tutte le sue parti, firmato e timbrato dal medico curante del passeggero, dovrà pervenire con almeno 5 giorni di anticipo, sabato e giorni festivi esclusi.

Per i clienti che sono in possesso di una tessera FREMEC (Frequent Traveller Medical Card), Alitalia accetta la presentazione della carta come “autorizzazione medica al viaggio” nei limiti della patologia stabile indicata e nei termini di validità della carta stessa. Per l’autorizzazione medica di altri servizi/patologie non indicate nella FREMEC (es. Ossigeno) deve comunque essere richiesta l’autorizzazione della compagnia mediante la presentazione del modulo MEDIF e del modulo A.

Se hai un arto ingessato, ti informiamo che è sconsigliato il viaggio aereo prima delle 48 ore dall’ingessatura”.

Gabriele era ingessato dal bacino al piede, per questo motivo, al padre, dopo che ha espletato  la pratica burocratica necessaria, viene detto che l’unico trasporto possibile in volo è in barella. Il padre tentenna: teme che un bimbo di 3 anni non riesca a stare steso, immobile, per la durata del volo. Ma infine accetta, chiede il costo: 1950 euro più Iva.

Quasi sviene, è incredulo, non riesce a capacitarsi come il trasferimento in barella per un bimbo di 3 anni possa avere un costo simile. Peraltro non può permetterselo, telefona ad un’altra compagnia. Risultato: Gabriele ha viaggiato seduto come gli altri passeggeri, nessun sovrapprezzo per lui.

Alitalia ha perso 1950 euro più Iva, e dovrà pure rimborsare i biglietti che il padre di Gabriele aveva acquistato in anticipo.

P.V.

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