Siamo abituati ad aspettare la sposa, che si fa attendere all’altare da un trepidante futuro marito.
Quello che non ci si aspetta di certo, è che a farsi aspettare alla cerimonia sia l’assessore che deve celebrare lo sposalizio e unire in matrimonio civile i due fidanzati.
E’ successo sabato a Valli del Pasubio e la vicenda ha fatto il giro del paese, dove da sabato ad oggi non si parla d’altro e tra una risata ed un messaggio di auguri, il matrimonio tra Giulia Dettin e Davide Cortiana è destinato a rimanere nella storia locale.
“Abbiamo atteso l’assessore per 45 minuti – ha raccontato lo sposo – Alla fine è arrivato ed è andato tutto bene, siamo riusciti a sposarci”.
La cerimonia sarebbe dovuta essere alle 11.30, in municipio. Tutto pronto, fotografo al suo posto, futuro marito in prima linea ed i 35 invitati pronti ed emozionati. Un tripudio di applausi all’arrivo della splendida Giulia, avvolta in un abito alternativo e colmo di fiori.
Poi l’attesa, lo stupore ed un insinuante disagio che cresce.
“Ci era stato detto che la cerimonia sarebbe stata celebrata da un assessore, poiché sindaco e vicesindaco non erano disponibili – ha spiegato lo sposo – Quando siamo arrivati c’erano già tutti, ma in Comune ci hanno detto che non era ancora arrivato l’assessore incaricato. C’è stato un momento di confusione, qualche telefonata. Alla fine non ci è stato detto se sia stata una mancata comunicazione interna al municipio o una dimenticanza della persona incaricata, si è creato un certo disagio”.
Tutto è bene quel che finisce bene, è proprio il caso di dire. “Alla fine ci siamo sposati e per noi la vicenda si chiude qui, senza nessuno strascico, al massimo quando la ricordiamo ci facciamo una risata – ha concluso il neo sposo, che a gennaio diventerà papà per la prima volta – L’abbiamo presa con filosofia e a parte un po’ di disagio non ci sono state conseguenze, ci siamo sposati e siamo felici. Dopo la cerimonia abbiamo festeggiato come fanno tutti gli sposi, abbiamo fatto le foto di rito e celebrato con un bel banchetto nuziale”.
A.B.
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