“L’infiltrazione della criminalità organizzata al Nord è sempre più alta. Così come è sempre più intensa la nostra azione di contrasto”: l’offensiva mafiosa “ormai non è più violenta. Lo diventa solo se costretta quando altri metodi non sono efficaci”, dice Pasquale Angelosanto, comandante del Ros, intervistato dal Sole 24 Ore, in occasione del 205° annuale di Fondazione dell’Arma dei Carabinieri.
Spiega che “nel quadriennio 2015-2018 sono stati 1.645 i mafiosi arrestati. Il valore dei patrimoni illeciti recuperati con sequestri e confische ammonta a un miliardo e 441 milioni di euro”.
“Vanno osservate, tra l’altro, le modalità di interazione delle cosche con le imprese da conquistare. Sono sempre più audaci ed efficaci”, perché “i mafiosi hanno a disposizione una quantità enorme di capitali liquidi. Per loro l’erogazione del credito è uno strumento decisivo per l’occupazione illecita di quote di mercato” e “sono soprattutto loro a offrirsi risolutori di sofferenze e situazioni di crisi. È come se fossero una banca dove l’accesso al credito segue, però, ben altre regole”, conclude.
(fonte Gazzetta del Sud)