Anche la Regione Veneto ha partecipato, con la propria unità di crisi, al tavolo nazionale convocato in emergenza dal Ministero per lo sviluppo economico per affrontare la vertenza dei 1800 dipendenti del Mercatone Uno, la catena della grande distribuzione nel settore dell’arredo casa e degli elettrodomestici dichiarata fallita dal Tribunale di Milano e che da sabato ha chiuso tutti i 55 punti vendita.
Il marchio Mercatone Uno, nato a Dozza, in provincia di Bologna 41 anni fa, in Veneto conta circa 150 dipendenti nei punti vendita di Legnago, Noventa Padovana, Carrè nel Vicentino e Occhiobello in Polesine, rilevati lo scorso anno da Shernon Holding. Venerdì scorso il Tribunale di Milano ha dichiarato fallita la società, a fronte dei debiti cumulati e dei crediti vantati da fornitori e clienti.
Obiettivo del tavolo odierno di crisi al quale hanno partecipato l’amministrazione straordinaria, il curatore fallimentare e rappresentanti delle varie regioni nelle quali il gruppo è presente, è mettere in sicurezza i dipendenti di Mercatone Uno con misure di sostegno al reddito a seguito dell’eventuale ritorno del compendio all’amministrazione straordinaria. Inoltre – commentano i rappresentanti del tavolo veneto di crisi – ministero e istituzioni si sono dati l’impegno di cercare possibili percorsi per individuare nuove prospettive industriali per il gruppo commerciale.
“La Regione Veneto – fa sapere l’assessore al lavoro Elena Donazzan, in costante contatto con l’unità di crisi regionale – segue con attenzione il tavolo ministeriale che verrà riconvocato già nei prossimi giorni e continuerà a monitorare gli sviluppi della vicenda. Ma intende anche intensificare il raccordo con le parti sociali regionali al fine di favorire nuove prospettive industriali per i punti vendita”.