Erano 172 i runner al via della ‘RAR – RunAroundRio’, la manifestazione podistica non competitiva che, come da tradizione, ogni anno a maggio anima la sagra del quartiere di Rio a Schio. Un numero in leggera crescita rispetto al 2018, dettato anche dalla finalità benefica che l’iniziativa persegue e che la gente sente sempre più forte. La RAR, infatti, aderisce al progetto ‘Facciamoci in 4’ che, assieme alla Stragiaxà Race di Thiene, all’Anguria Ran di Schio e all’Alberto Race di Dueville, mira a dare una speranza in più ai bambini e ragazzi con malattie rare.
Nello specifico, i fondi raccolti sono devoluti alla Fondazione Città della Speranza per cofinanziare il dottorato di ricerca di Concetta De Filippis su un particolare sottogruppo di malattie genetiche rare, le mucopolisaccaridosi.
“Queste ultime si caratterizzano per l’accumulo patologico di alcuni zuccheri complessi che causa una progressiva degenerazione di tutti gli organi e, nei casi più gravi, anche del cervello – ha spiegato il medico – L’obiettivo del mio studio è quello di comprenderne la patogenesi neurologica e valutare nuove strategie terapeutiche”, ha spiegato la ricercatrice dell’Istituto di Ricerca Pediatrica Città della Speranza, intervenuta alle premiazioni”.
“Grazie alla sensibilità dei tanti sponsor, quest’anno il 100% della quota di iscrizione abbiamo potuto destinarla allo scopo. In totale si tratta di 1.720 euro. Una vera soddisfazione perché vogliamo dare un aiuto incisivo”, afferma Stefano Pietribiasi, anima organizzatrice della RAR.
Alla serata hanno preso la parola anche Erik Grappiglia, giovanissimo calciatore del Lakota guarito dalla leucemia linfoblastica acuta, e la mamma Renata: “Quello che è successo a mio figlio mi ha insegnato a capire quanto ogni attimo sia prezioso. Il cammino è stato intenso, ma ho trovato molta umanità e professionalità”.
A moderare gli interventi Vinicio Trulla e Paolo Guglielmi, rispettivamente vicepresidente e consigliere di Città della Speranza.
di Redazione Altovicentinonline