Sui giornali ci è andato poco durante questa campagna elettorale, ma per lui non è un dramma perchè crede nella politica concreta, fatta di promesse che puoi mantenere e non negli spot ‘urlati’ sui social. Il suo stile qualcuno lo trova anacronistico proprio quel suo evitare di fare denunce di basso livello sui manifesti strappati in paese, preferendo parlare di opere pubbliche da fare, da fare bene e da completare perchè i luoghi siano sicuri . ‘Alle promesse che non si possono mantenere preferisco i fatti’, dichiara in prima battuta, lanciando la frecciata al suo sfidante Luca Cortese, con cui è ormai al rush finale.
‘Mi viene in mente l’adeguamento antisismico delle scuole di Sarcedo, per il quale il Comune ha incassato 359mila euro nel febbraio 2018 e di cui non ho mai visto l’ombra di una delibera , penso alla pista ciclabile e a tutte le opere che vanno a rilento. Tutti annunci, tutti ‘sogni’. Come la piazza del paese di cui i giornali hanno parlato per mesi e che sembra lettera morta. Studi di fattibilità, ma poi le opere non ci sono’. Giorgio Meneghello si dice entusiasta di una campagna elettorale, che gli ha dato soddisfazione. ‘Ho riscoperto il valore dell’ascolto della gente, dei cittadini che oggi, si informano di più, che ti fanno delle domande specifiche sui temi del paese. Con il suo gruppo, formato dalla lista ‘Vivere Sarcedo’ , supportato da una seconda lista leghista, Meneghelleo ha chiesto fiducia alla cittadinanza . Il suo motto è ‘Tornare ad essere un paese più forte e più protagonista’ e tra i ruoli che Sarcedo deve avere nell’intero AltoVicentino c’è quello che riguarda la sanità. Un tema molto importante per Meneghello che è sempre stato attivo all’interno della conferenza dei sindaci ex Ulss 4, dove ha sempre fatto la parte del leone con amministratori del calibro di Gigi Dalla Via e Pietro Menegozzo per la difesa dei servizi sanitari che negli ultimi anni hanno indubbiamente perso di qualità.
Meneghello, in questa campagna elettorale in cui facebook è stato protagonista con i candidati pronti a fare post ad effetto per convincere gli elettori a votarli, lei ha scritto pochissimo…
Credo che un amministratore debba convincere i cittadini in altro modo. E’ vero che oggigiorno, i social consentono immediatezza nella comunicazione, ma è un mondo appariscente, che abbaglia , ma non consente al cittadino di informarsi veramente, di comprendere davvero l’operato di un amministratore. Per questo vado orgoglioso della mia linea concreta, di cui è esempio il documento distribuito nel 2009 e nel 2014, quando, alla luce della trasparenza a cui do un valore importante nel rapporto con il cittadino, feci realizzare una sorta di giornale di paese,distribuito casa per casa, che potesse fornire ai sarcedensi i dettagli del mio operato. Una sorta di bilancio sociale con l’elenco delle cose fatte e a che costi.
In questi giorni, è circolato un video sui social in cui lei parla di 7 milioni di promesse, che con i ritmi dell’amministrazione uscente, ci vorranno 18 anni perchè diventino realtà…
Gliel’ho detto, ormai è abitudine quotidiana promettere tutto a tutti. Dire che si faranno delle cose è consuetudine, ma si dovrebbe riflettere bene e non ingannare chi aspetta ancora che si rifiniscano bene i punti fermi del nostro paese. Per farle un esempio, le cito la situazione della nostra scuola. Basta andare a vedere con i propri occhi per trovare un parcheggio mai finito e in stato d’abbandono. Un lampione appoggiato su un albero, che non si può tollerare e delle buche pericolosissime. Voragini transennate grossolanamente, che per un’amministrazione seria non sono tollerabili, se si pensa che quello è un luogo frequentato da bambini che corrono, che giocano.
Meneghello, ci sarà qualcosa che le è piaciuta e che è stata realizzata dall’amministrazione uscente?
Appena due: il sindaco dei ragazzi ed il progetto appena nato a Cà Dotta e che può e dovrà essere sviluppato ancora meglio con il tempo, dando un punto di riferimento di incommensurabile valore sociale. Per il resto sono stupefatto degli annunci vuoti, di cui spero si prenda coscienza.
Mancano pochi giorni e siamo alle battute finali, sembra che a differenza di molti altri paesi, i toni della campagna elettorale siano stati molto civili e si siano mantenuti sul piano della dialettica politica democratica.
I colpi bassi ci sono stati, ma alle provocazioni io non reagisco e mi piace mantenermi sempre rispettoso, anche se sto ascoltando idee completamente diverse dalle mie.
N.B.