Le iniziative per la rinascita dei boschi veneti promosse da Coldiretti continuano e tra queste c’è quella lanciata da Donne Impresa: la raccolta di fondi in cambio di cuori, realizzati in legno, lavorati dagli artigiani per sostenere la montagna ferita. Sono uno dei simboli della solidarietà per la ricostruzione delle zone segnate dall’uragano Vaia. Si trovano tra le bancarelle dei mercati di Campagna Amica, decorati dall’imprenditrice agricola padovana, pittrice per passione, Wally Fabbro. I cuori sono arrivati fino in Francia, precisamente all’Eliseo tanto che il presidente Emanuel Macron ha ringraziato di persona, con una lettera, le agricoltrici che hanno dimostrato vicinanza a quanto accaduto a Parigi con l’incendio di Notre Dame. I pezzi di larice dell’Altopiano dei Sette Comuni, dopo aver attraversato tutta Italia, ora hanno oltrepassato le Alpi e si apprestano ad andare anche oltre Oceano visto che sono richiesti da ogni parte del mondo. A realizzarli sono le segherie del territorio interessato dal disastro, ed è proprio lì che faranno ritorno sotto forma di piante quando l’amministrazione comunale assegnerà il lotto per mettere a dimora i nuovi alberi. In versione grezza, con fiocco, incartati o sciolti, tinti, piacciono a tutti, anche ai candidati alle prossime elezioni europee ai quali sono stati donati disegnati appositamente con le stelle della bandiera. “Sono molte le richieste che intercettiamo ogni giorno – commenta Valentina Galesso presidente provinciale del gruppo femminile di Padova – questo significa che l’attenzione al paesaggio è sempre alta. Ad Asiago torneranno con il progetto #adottaunbosco che il sindaco Roberto Rigoni Stern ha accolto con entusiasmo pensando ad un giardino didattico, che sarà un polmone verde per turisti e cittadini. È il nostro contributo alla rinascita di quei luoghi provati, ma è anche un gioco di squadra con chi ha sostenuto le nostre iniziative a cominciare dai nostri partner privati e non, di tutto il nord est che, con il loro contributo, ci daranno la possibilità di fare un’oasi di circa 15 ettari di verde.
di Redazione Altovicentinonline