Ne abbiamo già parlato con il ministro Erika Stefani , che sa come la pensiamo, l’autonomia è nel programma di Governo ma avrà dei ‘paletti’. Lo ha dichiarato ieri sera, il ministro alla Salute Giulia Grillo, intervistata dalla giornalista Barbara Palombelli. ‘Non accetteremo che l’autonomia segni un divario tra Nord e Sud che devono avere gli stessi strumenti di dignità sul tema Salute che va studiato nell’ambito di quanto vogliono i sostenitori dei regionalismi. Il punto del governo verrà affrontato’.
Se il ministro ha parlato così in prima serata su Rete 4 l’altra sera, hanno gettato nello sconforto le dichiarazioni di Roberto Fico, che è stato chiarissimo. Parole sottolineate in seno alla stessa Regione Veneto.
“Il Presidente della Camera Roberto Fico, con sottile perfidia, ha mandato l’autonomia di Zaia sul binario morto, nel momento in cui ha affermato a margine dell’inaugurazione dell’anno accademico dello Iuav di Venezia ‘il Parlamento deve essere assolutamente centrale. Non c’e’ niente che non passerà attraverso un iter parlamentare forte, strutturato, sostanziale, legislativo. E quindi le Camere devono avere tutto il potere di farlo. Questo significa – ha spiegato la consigliera regionale Patrizia Bartelle di Italia in Comune – niente voto a scatola chiusa, prendere o lasciare, ma passaggi in commissione, modifiche, emendamenti, dibattito in aula: un binario morto, appunto”.
“Una decisione che di fatto inverte la logica di Zaia: non è il Veneto che impone l’autonomia al Parlamento e al Governo, ma sono le Camere che concedono al Veneto l’autonomia, ‘nelle forme e nei limiti della Costituzione’ (art. 1). Una lezione di Diritto Costituzionale per posticipare nel tempo e modificare nei contenuti il pacchetto concordato tra Zaia e il ministro Stefani davanti a qualche caminetto governativo. Sarebbe quindi curioso sapere, se Zaia chiederà ai Veneti un nuovo referendum sull’autonomia del Presidente della Camera o magari imbarcherà Iacopo Berti in Giunta regionale per avere il capo dei Probi Viri pentastellati dalla sua parte. Oppure, se chiederà a Sistemi Territoriali di andare a riprendere il treno dell’autonomia sul binario morto.
di redazione AltovicentinOnline