” Il problema non è morire, prima o poi muoiono tutti. Il problema è smettere di sognare”. Era uno spettacolo molto atteso il Don Chisciotte di Alessio Boni, andato in scena ieri sera al teatro comunale di Thiene. L’artista ha fatto il pieno di applausi. Erano andati a ruba i biglietti e c’era attesa per la perfomance dell’attore lombardo, che non ha tradito le aspettative.
“Chi è pazzo? Chi è normale? Forse chi vive nella sua lucida follia riesce ancora a compiere atti eroici. Di più: forse ci vuole una qualche forma di follia, ancorché che il coraggio per compiere atti eroici”. Il Don Chisciotte, che ieri sera ha incantato la platea composta da centinaia di persone accorse anche da fuori provincia, combatte per un ideale etico ed eroico. Un ideale che arricchisce di valore ogni gesto quotidiano, che involontariamente l’ha reso mortale.
Uno spettacolo che ha lasciato il segno per il messaggio potente, cavalleresco che Boni ha saputo esprimere interpretando un vecchio uomo, che invece di fare il pensionato decide di partire, dichiarando guerra ad un mondo sporco e corrotto. E’ follia? Niente affatto. E’ amore puro, quell’amore che muove ogni cosa e di cui troppo spesso ci dimentichiamo, lasciando spazio agli aspetti materiali della vita. Col denaro in testa.
di Redazione AltovicentinOnline