Baby gang, furti e rapine, anche ai danni di persone indifese. Come è accaduto a Thiene l’altro pomeriggio, quando una vecchietta che camminava con il proprio bastone, a due passi dal Duomo, dove doveva partecipare ad una riunione con altri volontari, è stata scaraventata a terra. Opera di 5 ragazzi minorenni, uno addirittura ha solo 14 anni. Ragazzi che rimangono spesso impuniti e che ormai sono di casa negli uffici della Polizia Locale di Thiene e Schio. Un fenomeno, quello delle baby gang, dietro il quale c’è un mondo, che abbiamo provato a conoscere attraverso l’intervista al Comandante Giovanni Scarpellini. E’ grazie al lavoro di Scarpellini che oggi, possediamo una specie di organigramma di bande, spesso decimate, ma pronte a riformarsi, grazie ad un sistema che non aiuta le nostre forze dell’Ordine.
Scarpellini, cosa sta accadendo al nostro territorio con queste bande di giovani, dediti al crimine quando dovrebbero ancora giocare? I lettori di AltovicentinOnline ci pongono giornalmente delle domande sul perchè questi ragazzi, anche se rintracciati dopo i reati, ce li ritroviamo per strada a delinquere di nuovo. Vuole spiegare Lei perchè? E soprattutto, cosa c’è dietro le baby gang?
Si tratta di una situazione che sta interessando tutta Europa, non solo l’Alto Vicentino. Il problema nasce principalmente dalla cosiddetta seconda generazione e cioè dai nati in Italia, o comunque giunti nel nostro paese nei primi anni di vita. Quanto sta succedendo ora dimostra in tutta la sua drammaticità l’inadeguatezza del sistema di accoglienza, che ha sistematicamente collocato i nuovi arrivati negli ultimi gradini della società. Appare infatti evidente come per chi scappa da fame e guerra sia assolutamente positivo trovare comunque un ambiente tranquillo dove vivere con la propria famiglia, anche se i mezzi finanziari per mantenerla sono talvolta molto limitati. Diverso invece il discorso per i figli di coloro che sono scappati da fame e guerra, poichè non riescono a trovare una giustificazione plausibile al fatto che la propria famiglia abbia un reddito spesso di molto inferiore a quello della famiglia del compagno di banco. Per tale motivo, sin dalle prime classi delle scuole dell’obbligo, fermenta in alcuni dei giovani una sorta di risentimento che può sfociare nell’uso della minaccia e della violenza. A questo, già grave, reato, talvolta si unisce la tendenza a fare “squadra” tra giovani accomunati dallo stesso risentimento, e spesso dall’uso della droga, e così nascono le “baby gang”, che, tra l’altro, fanno a gara per pubblicare sui social le proprie imprese ed i proprio atteggiamenti trasgressivi: cioè con droga, armi, offese, ecc…
La situazione di rischio si affievolisce molto con l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, e cioè quando un giusto reddito riesce a compensare il disagio, ed il poco tempo a disposizione non consente più di bighellonare in cerca di espedienti.
Ci spiega le problematiche riconducibili all’efficacia azione penale?
Anche se il nostro Ordinamento risulta spesso molto garantista, non bisogna dimenticare che è frutto di continue conquiste sociali. Anche se appare evidente come la “nomea” di sistema eccessivamente garantista non aiuti, è però necessario precisare che spesso si tratta di problemi di Sicurezza Pubblica e non di carattere penale. Mi spiego meglio: si tratta di sfruttare al meglio tutte le normative (non solo quella penale) per tutelare una civile e pacifica convivenza, agendo sulle Misure di Prevenzione (avviso orale, foglio di via obbligatorio, sorveglianza speciale) e sui controlli dei Permessi di Soggiorno.
Per questo ritorna d’attualità la proposta firmata da tutti i sindaci dell’Alto Vicentino di un Commissariato di Polizia di Stato?
Non ho memoria di un territorio in Italia così vasto e così ad alta presenza di stranieri, qual è l’Alto Vicentino, che non abbia almeno un Commissariato della Polizia di Stato. La presenza del Commissariato della Polizia di Stato sarebbe veramente importante, soprattutto perchè ha competenze esclusive nei controlli dei Permessi di Soggiorno e sull’applicazione delle Misure di Prevenzione. Ad esempio, per l’emanazione di provvedimenti di allontanamento dal territorio fino alla durata di tre anni. Ritengo inoltre che una richiesta firmata da tutti i Sindaci e dalle Associazioni di Categoria di un tessuto produttivo così importante a livello Europeo, meriti il massimo della considerazione.
Cosa pensa della proposta punibilità dei minori a partire da 12 anni, di cui si è parlato di recente?
Sarei d’accordo. Sarebbe efficace. Purtroppo negli ultimi anni si sta registrando anche in Italia un numero sempre maggiore di episodi criminosi perpetrati da minori degli anni 14, complice forse la diffusione del consumo delle sostanze stupefacenti nelle fasce più giovani della società. E’ comunque un dato di fatto che in relazione a molteplici reati, soprattutto riscontrati negli ambienti scolastici e nelle aree di ritrovo, le forze dell’ordine possano solo interessare i Servizi Sociali, poichè – attualmente – i minori degli anni 14 non sono imputabili, e pertanto non rischiano neanche un interrogatorio.
N.B.
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