A Schio i Pm10 fanno scattare l’allerta arancione e i divieti alla circolazione dal 22 febbraio. Il sindaco Valter Orsi a seguito dell’avviso di Arpav del 21 febbraio, con cui è stata comunicata l’attivazione per il territorio del livello di del livello di “allerta 1 – arancione a partire dal 22 febbraio, ha emanato un’ordinanza con le prescrizioni da adottare per ridurre l’inquinamento atmosferico.
Il prolungarsi dell’assenza di precipitazioni ha determinato infatti anche nella nostra città il superamento per quattro giorni consecutivi del valore di 50 microgrammi al metro cubo della concentrazione di PM10, le cosiddette “polveri sottili”. In presenza di queste condizioni, l’accordo nel Bacino Padano, sistema regionale delle azioni emergenziali da adottarsi per la riduzione dei livelli di PM10 nella stagione invernale, prevede che con il livello di allerta 1 arancione debbano essere adottate una serie di misure atte a contrastare il peggioramento del fenomeno.
Dal 22 febbraio e fino a revoca del provvedimento, la cittadinanza è dunque tenuta all’osservanza delle seguenti disposizioni: divieto di utilizzo di generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (compreso il pellet) di classe inferiore alle 3 stelle, in presenza di impianto di riscaldamento alternativo. Divieto assoluto, per qualsiasi tipologia (falò rituali, barbecue e fuochi d’artificio, scopo intrattenimento, ecc.) di combustioni all’aperto comprese le biomasse. Divieto di circolazione sia nei giorni feriali che festivi dalle 8:30 alle 18:30 per i motoveicoli a due tempi di classe Euro 0 non omologati ai sensi della direttiva 97/24/CE ed il cui certificato di circolazione o di idoneità tecnica sia stato rilasciato in data antecedente al 1° gennaio 2000, come individuati agli artt. 52 e 53 del “Nuovo Codice della Strada” – D. Lgs. 30 aprile 1992, n. 285 e s.m.i., e per gli autoveicoli benzina Euro 0, 1 e gli autoveicoli ad alimentazione diesel, di categoria Euro 1, 2, 3 e 4, nelle seguenti vie e piazze: via Cap. Sella -tratto compreso tra p.zza Almerico da Schio e p.zza Rossi- P.zza Rossi, vicolo della Giasara, via Cavour -tratto da intersezione con via Btg. Val Leogra a intersezione con via Gorzone- via Carducci, P.zza IV Novembre, via Btg. Val Leogra -tratto compreso tra p.zza Rossi e via Marconi- via Gorzone -tratto dal termine dei posti sosta auto fronte palazzo Boschetti fino ad intersezione con via Carducci. Divieto di circolazione giorni feriali dalle 8:30 alle 18:30 e nei giorni festivi dalle ore 8:30 alle 12:30 per i veicoli commerciali di categoria (N1, N2 ed N3) diesel Euro 1,2 e 3, nelle seguenti vie e piazze: via Cap. Sella -tratto compreso tra p.zza Almerico da Schio e p.zza Rossi- P.zza Rossi, vicolo della Giasara, via Cavour -tratto da intersezione con via Btg. Val Leogra a intersezione con via Gorzone- via Carducci, P.zza IV Novembre, via Btg. Val Leogra -tratto compreso tra p.zza Rossi e via Marconi- via Gorzone -tratto dal termine dei posti sosta auto fronte palazzo Boschetti fino ad intersezione con via Carducci. Divieto per tutti i veicoli di sostare con motore acceso. Divieto di spandimento dei liquami zootecnici (non letami) e, in presenza di divieto regionale, divieto di rilasciare le relative deroghe.
Potranno circolare, in deroga ai punti 3 e 4 i veicoli speciali così come definiti dal Codice della Strada, quelli ibridi ed elettrici nonché quelli a doppia alimentazione benzina/diesel-gas (naturale o GPL) per adozione di fabbrica o per successiva installazione. L’elenco completo dei veicoli in deroga è specificato nell’ordinanza. “La Cittadinanza è invitata a usare il meno possibile l’automobile in città, a privilegiare mezzi pubblici e mezzi non inquinanti: per tutti si rimanda a un senso di responsabilità individuale a beneficio dell’intera comunità – invita l’amministrazione comunale di Schio – Le sanzioni amministrative previste per le diverse violazioni vanno da 25 a 500 euro e in alcuni casi comprendono la sospensione della patente di guida da quindici a trenta giorni”.
Regione: “situazione complicata”
“A causa delle condizioni meteo, che hanno determinato da più giorni il ristagno degli inquinanti negli strati bassi dell’atmosfera, in Veneto si stanno registrando numerosi superamenti consecutivi del valore limite giornaliero di PM10. E’ una situazione complicata che richiede attenzione e comportamenti responsabili; per questo ci appelliamo a tutti i cittadini perché anche con azioni e piccoli gesti, che solo apparentemente sembrano di poco conto, possono contribuire a diminuire le emissioni in atmosfera”. A dirlo è l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin in merito alla situazione delle concentrazioni giornaliere di PM10, che vengono rilevate dall’ARPAV, e all’applicazione delle relative misure previste in caso di allerta.
“Tanto per fare qualche esempio, visto che il 60% di PM10 è dovuto al riscaldamento domestico, in queste giornate la temperatura in casa dovrebbe restare sotto i 19 gradi. Ma è bene abbassare ulteriormente la temperatura quando si esce di casa. Così come è cosa utile che anche gli automezzi che rientrano fra quelli a cui è consentita la circolazione quando si fermano ad un semaforo spengano il motore. Tutto insomma può servire a limitare gli scarichi in atmosfera. Vedremo come si evolverà la situazione meteorologica – conclude Bottacin – ma nel frattempo stiamo valutando anche una convocazione straordinaria del CIS, il Comitato di Indirizzo e Sorveglianza in materia di inquinamento atmosferico, composto dai rappresentanti delle Province e dei comuni capoluogo”.
“A causa delle condizioni meteo, che hanno determinato da più giorni il ristagno degli inquinanti negli strati bassi dell’atmosfera, in Veneto si stanno registrando numerosi superamenti consecutivi del valore limite giornaliero di PM10. E’ una situazione complicata che richiede attenzione e comportamenti responsabili; per questo ci appelliamo a tutti i cittadini perché anche con azioni e piccoli gesti, che solo apparentemente sembrano di poco conto, possono contribuire a diminuire le emissioni in atmosfera”. A dirlo è l’assessore regionale all’ambiente Gianpaolo Bottacin in merito alla situazione delle concentrazioni giornaliere di PM10, che vengono rilevate dall’ARPAV, e all’applicazione delle relative misure previste in caso di allerta.
“Tanto per fare qualche esempio, visto che il 60% di PM10 è dovuto al riscaldamento domestico, in queste giornate la temperatura in casa dovrebbe restare sotto i 19 gradi. Ma è bene abbassare ulteriormente la temperatura quando si esce di casa. Così come è cosa utile che anche gli automezzi che rientrano fra quelli a cui è consentita la circolazione quando si fermano ad un semaforo spengano il motore. Tutto insomma può servire a limitare gli scarichi in atmosfera. Vedremo come si evolverà la situazione meteorologica – conclude Bottacin – ma nel frattempo stiamo valutando anche una convocazione straordinaria del CIS, il Comitato di Indirizzo e Sorveglianza in materia di inquinamento atmosferico, composto dai rappresentanti delle Province e dei comuni capoluogo”.
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