Difendere il bosco e l’indotto economico e turistico che genera. E’ ancora viva nella mente dei vicentini la devastazione dei boschi dell’Altopiano di Asiago, rasi in gran parte al suolo dalla ‘vaia’, la tempesta di vento che lo scorso 29 ottobre ha colpito, con una violenza inaudita, le foreste dell’arco alpino. Dall’Altopiano di Asiago ad Enego sono stati decimati milioni di alberi.
Di questo e del valore del territorio, giovedì 7 febbraio parleranno a Geo&Geo Cristina Panozzo, giovane imprenditrice di Asiago, Domenico Rasia Dal Polo, segretario di zona della Coldiretti di Asiago e Lorenzo Bazzana, responsabile dell’Area Economica di Coldiretti.
La devastazione di alberi determina, a caduta, una serie di effetti. Nei boschi si trova una grande varietà di vegetali ed una popolazione di mammiferi, uccelli e rettili che per il disastro è stata sconvolta, mentre la mancanza di copertura vegetale lascia il campo libero a frane e smottamenti in caso di forti piogge.
In una situazione in cui l’Italia importa circa l’80% del legno che consuma, al danno ambientale si aggiunge quello economico, con importanti ripercussioni sulla filiera del legno e la perdita di posti di lavoro, in aree spesso difficili. Senza dimenticare gli effetti paesaggistici e sul turismo.
Per difendere il bosco occorre creare le condizioni affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli e dai consorzi forestali.
Coldiretti Vicenza, fin dalle prime ore dal disastro, si è subito attivata, su più fronti. L’Associazione ha messo in piedi il progetto #adottaunalbero, un contenitore di iniziative di solidarietà che ha ricompreso azioni di raccolta fondi ed iniziative educative rivolge alle scuole, attraverso un video di grande valore, che circolerà in tutte le scuole della provincia berica.
Un impegno a tutto campo, che va dalle azioni solidaristiche alla proposta al Governo. Coldiretti, infatti, ha presentato un pacchetto di proposte che vanno dalla necessità di risarcire gli operatori colpiti con un contributo in forma di voucher che consenta di recuperare il 50% dei costi sostenuti per la rimozione dei tronchi e degli alberi al credito di imposta per gli utilizzatori per le imprese che acquistano e reimpiegano il materiale legnoso proveniente dai territori colpiti.
A Geo&Geo Cristina Panozzo e Domenico Rasia Dal Polo illustreranno l’impegno vicentino per il progetto, mentre Lorenzo Bazzana si soffermerà sui costi che l’evento ha determinato, con l’abbattimento di milioni di alberi. Inoltre, verrà proposta un’analisi del mercato del legname e delle modalità di recupero degli alberi caduti. Una cosa è certa: sarà possibile aiutare le zone colpite acquistando i prodotti del territorio, come i formaggi di malga, scegliendo di trascorrere le vacanze in queste zone ferite, non abbandonando popolazioni che stanno già lottando per rialzarsi.
di Redazione Altovicentinonline