“Quando nasce un figlio è nostra tradizione piantare un ciliegio, un noce o un olmo e dargli il nome del neonato, così auspichiamo che tanti nuovi alberi abbiano il nome di molti ragazzi che aiuteranno a ricostruire i nostri boschi”.
Sono le parole di Martino Cerantola, presidente Coldiretti Vicenza, che ha annunciato un video realizzato per le scuole del Veneto che mira a coinvolgere i giovani nel reimpianto degli alberi distrutti dal maltempo dello scorso ottobre.
Il progetto #adottaunalbero prosegue con il video, che dura pochi minuti e raccoglie tutta la tragedia ambientale che ha colpito l’Altopiano e le montagne del Veneto. Contiene un forte messaggio di speranza: ridare linfa ed ossigeno all’Altopiano di Asiago e alla montagna vicentina, grazie all’aiuto delle nuove generazioni.
Lo spot sarà divulgato in tutte le scuole e negli istituti della provincia e mira a sensibilizzare i giovani cercando in loro collaborazione per il reimpianto di abeti, pini e della flora necessaria a restituire il verde atterrato.
“Si tratta di milioni di alberi ancora stesi lungo le strade, vicino alle nostre malghe, intorno ai rifugi, a ridosso delle aziende agricole – ha spiegato Cerantola – Piante che, come dice nel filmato la vice delegata di Donne Impresa Cristina Panozzo di Tresché Conca, ancora piangono resina. Possiamo guardare al futuro confidando nell’ennesima rinascita se le famiglie, la gente, l’intera collettività risponderà al nostro appello”.
Coldiretti Vicenza, che guida una cordata formata da istituzioni, con rappresentanti privati e di enti pubblici, tra cui associazioni di florovivaisti e Federforeste, sta operando per la messa a dimora di piante nei garden italiani. “Tra qualche anno – ha concluso Cerantola – potranno essere trapiantate al posto degli attuali tronchi abbattuti. Com’è tradizione rurale dalle nostre parti quando nasce un figlio piantare un ciliegio, un noce, un olmo e dargli il nome proprio del neonato, così auspichiamo che tante nuove conifere abbiano le generalità di molti ragazzi di buona volontà che vogliono collaborare per restituire la bellezza che spetta al nostro paesaggio”.
Coldiretti Veneto intanto continua la campagna solidale #adottaunbosco. “Occorre concentrare le forze di tutti per ripristinare il verde delle montagne. Coldiretti sta guidando un progetto coordinato di messa a dimora di piante per ridare linfa e ossigeno ai boschi atterrati. Le scene apocalittiche sono ancora evidenti agli occhi dei turisti, basta percorrere le strade per vedere distese di alberi spezzati o strappati alla radice vicino alle malghe, intorno ai rifugi, a ridosso delle aziende agricole. Le iniziative sono molte e puntano alla solidarietà di tutti per restituire la bellezza e l’ordine del paesaggio dell’Altopiano di Asiago, delle aree del Cadore e dell’Agordino”.
A.B.