Per i piccioni che infestano il centro di Thiene l’unica arma sembra essere proprio il fucile. Così la pensa l’amministrazione comunale, dopo aver tentato varie strade. Dagli infrasuoni, al falco elettronico ed infine cassando ufficiosamente anche l’iniziativa del falco vero, proposta dal comitato del quartiere del Centro.
“Stiamo cercando di trovare una soluzione – ha spiegato il sindaco Giovanni Casarotto – E ci stiamo muovendo con la polizia provinciale, per valutare l’abbattimento dei piccioni”. Una carabina imbracciata dalle guardie provinciali “ma non in centro città”, per cercare di mettere fine allo svolazzo degli uccelli ed al guano che lasciano ovunque. Marciapiedi che diventano scivolosi, specie quando piove, monumenti ed auto insozzati, ma non solo.
“Per mettere in pratica questa soluzione la polizia provinciale ci ha chiesto di trovare un luogo isolato, dove i piccioni vanno a nidificare -ha continuato il primo cittadino di fronte all’assemblea pubblica del comitato di quartiere del Centro – Abbiamo individuato una fattoria in via Campazzi, dove si posano i piccioni. In quel posto si potrebbe intervenire per l’abbattimento”.
Dopo le maniere soft l’amministrazione comunale passerebbe quindi alle vie di fatto, storcendo il naso alla possibilità di agire col metodo naturale, tanto caro ad Alberto Vecelli presidente del comitato di quartiere: “Credo che almeno un tentativo possa essere fatto – ha esortato ancora Vecelli rivolto a Casarotto- Le prove di volo coi falchi, fatte quest’estate a Thiene, hanno dato esito positivo. Siamo stati i primi in zona a proporlo e dispiacerebbe che i Comuni limitrofi adottassero questo sistema e Thiene no”. Col risultato, magari, di trovarsi in casa i piccioni scacciati dai ‘vicini di casa’.
E per cercare di convincere ancora di più la squadra di Casarotto, il presidente del comitato ha fatto arrivare in assemblea due dei falchi, che si sono librati in volo di prova qualche mese fa, assieme ai loro istruttori. “Affinché l’amministrazione comunale li possa ingaggiare dal prossimo anno” ha chiesto Vecelli.
“Mi sono confrontato con altre amministrazioni comunali che hanno tentato col falco vero – ha spiegato l’assessore comunale Andrea Zorzan – In maniera particolare con una della Sardegna e anche lì la conferma che, se in prima battuta i piccioni se ne vanno, dopo un po’ tornano quando il falco smette di sorvolare”.
Resta nel frattempo il problema igienico-sanitario che la presenza dei volatili comporta, con la contaminazione fecale dell’ambiente. Resta inoltre il problema delle pulizie che, solo per il monumento ai caduti in piazza Chilesotti, sono costate circa 600 euro, oltre al dover tornare ad ‘ingabbiare’ la lampada per evitare che i piccioni si posino.
Guano, vero problema del centro? Occasione persa
Di non solo guano si rischia di impantanarsi a Thiene. Ma anche di un tema, quello dei piccioni appunto, che ad ogni assemblea pubblica di quartiere zavorra la discussione. Col rieletto presidente Vecelli, che riporta sempre l’annosa questione mettendola al primo punto dell’incontro, con tanto di video canoro sui falchi. Un dilungarsi su di una problematica che si sa che c’è. Lo sanno i thienesi, come chi arriva in centro per lavoro o shopping. Lo sa anche l’amministrazione comunale che, sistematicamente, risponde con un ‘no grazie’ alle soluzione avanzate dal comitato Centro, adottando delle proprie. Per onore di cronaca, prima dell’idea dei falchi in piume ed ossa, due anni e mezzo fa il comitato chiese la deportazione dei piccioni. Anche lì un nulla di fatto.
Volatili che non hanno permesso di approfondire altri punti caldi del centro. Come la viabilità ed i parcheggi appena accennati, ma che sembravano interessare molto, e di più, i presenti in sala.
Paola Viero.