Scrivere un post su facebook per ‘denunciare’ un fatto, senza avvisare le forze dell’ordine, è grave.  ‘Segnalare’, talune volte sbraitando senza senso, con un post sui social, è l’emblema di una società (civile)  che si  racchiude sempre più in un pc o in uno smartphone.
Ma quando si tratta di comporre il 112, o recarsi alla stazione dei carabinieri più vicina, il gesto diventa impraticabile.

E’ caccia a Isola Vicentina all’esibizionista, sulla sessantina e coi capelli grigi che, domenica scorsa al centro ricreativo ‘Don Franco’, avrebbe esposto i propri genitali mettendo in atto gesti di auto erotismo di fronte a delle ragazzine.

Lo scioccante episodio viene riportato fedelmente, e con dovizia di particolari, su facebook ma non alle forze dell’ordine.
Forse se qualcuno lo avesse fatto, anziché scaricare in rete una sterile indignazione virtuale, a quest’ora il maniaco sarebbe già stato assicurato alla giustizia.
Invece tutto si riporta sui social, coi cittadini morbosamente appiccicati ai propri dispositivi elettronici. Lì dove sembra che la loro anima sia stata venduta,  scrivono come fiumi in piena. Pigiando una tastiera, lasciando impunito l’esibizionista, senza rendersi conto che ne possono diventare complici.

L’ira del sindaco Gonzo
Dalle pagine de Il Giornale di Vicenza il primo cittadino di Isola Vicentina, Francesco Enrico Gonzo, non le manda a dire ai frequentatori della rete: “Siamo tutti ingessati davanti agli smartphone e pensiamo che una segnalazione su facebook sia risolutiva, ma non è così – continua  -Va bene il richiamo all’attenzione ma sarebbe stato necessario un coinvolgimento tempestivo delle forze ordine”.

Il maniaco, che bazzica in paese in sella alla sua bici, avrebbe le ore contate perché, seppure con notevole ritardo, i carabinieri stanno indagando.

Resta comunque il problema di chi non avvisa le forze dell’ordine,  che scambia i social fossero una centrale operativa di polizia e carabinieri.
Il messaggio forte e chiaro di Gonzo, segue di pochi giorni quello dell’assessore della sicurezza di Thiene.  Alberto Samperi, dalle pagine del nostro giornale aveva ammonito tutti quei thienesi che utilizzano i gruppi di facebook. Dove pensano che possa scattare d’ufficio una denuncia ma che invece, per pigrizia e scarso senso civico, non formalizzano alle forze dell’ordine.
Il primo a bacchettare i suoi concittadini era stato, tempo fa, il sindaco di Schio Valter Orsi. In parte è riuscito ad eliminare, ma non del tutto, quella che era diventata una vera e propria abitudine, segnalando furti e vandalismi, sui vari gruppi facebook. Orsi, con tono deciso, aveva spiegato l’inutilità di foto e ricostruzioni di fatti di cronaca, senza degnarsi di alzare il telefono e segnalare alle autorità competenti.
Queste ultime pagate profumatamente con le tasse dei cittadini, non perché leggano i social, ma perché operino nella vita reale.

Maniaco in azione anche a Thiene
Un caso analogo sarebbe successo qualche settimana fa anche a Thiene, durante il Dance Festival nel parco di Villa Fabris. Serata di musica col maniaco di turno che, senza alcun pudore, si sarebbe masturbato di fronte ad un gruppetto di ragazze.
Anche in questo caso nessuna denuncia è stata fatta alle forze dell’ordine. Le ragazze, dopo avere sorpreso l’uomo che si masturbava di fronte a loro avrebbero girato i tacchi senza avvertire quanto meno la sorveglianza. Nessuna segnalazione fatta a carabinieri o forze del’ordine,  per il maniaco che esponeva il proprio membro, in piena masturbazione, pur cercando di celarlo  con un borsello.

di Redazione AltovicentinOnline

 

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