Nella seconda giornata,invece, è stata ipotizzata una vicenda ancora più realistica, attraverso la storia di una mattinata in montagna di un gruppo e il mancato rientro di tre dei componenti. Dal campo base in entrambe le giornate sono partite le squadre, ognuna con il proprio compito e un’area affidata: dalla perlustrazione vera e propria, al soccorso sanitario, al recupero e trasporto.
Le operazioni sono iniziate sabato alle 14 a seguito della prima chiamata per un escursionista disperso e sono proseguite fino alle 21, per riprendere domenica alle 7.30 e concludersi alle 15. Purtroppo la presenza di nebbia ha impedito l’arrivo degli elicotteri dell’Aeronautica militare e della Polizia di Stato.
Hanno preso parte alla due giorni le stazioni dell’XI Delegazione Prealpi Venete del Soccorso alpino e speleologico Veneto del Cnsas, Corpo nazionale soccorso alpino e speleologico e dalla Protezione Civile Ato 3 ‘Alto Astico’, Alto Astico, Arsiero, Cogollo del Cengio, Tonezza del Cimone, i tecnici di ricerca del Cnsas dell’Alto Adige, le Stazioni della VI Zona speleologica del Cnsas, la Protezione civile di Caltrano e Schio, i Vigili del fuoco, che hanno anche illustrato l’utilizzo dei droni nel Trentino, la Sogit, Soccorso dell’Ordine di San Giovanni, i cinofili della II Zona Dolomiti Bellunesi e della XI Delegazione Prealpi Venete del Cnsas, nonché le unità cinofile della Protezione civile. Il Soccorso alpino ringrazia di cuore il sindaco di Tonezza del Cimone Diego Dalla Via e la Cooperativa Tonezzana per il sostegno e l’appoggio in queste due giornate, nonché l’Unione montana Alto Astico per il patrocinio e il contributo.
a cura Soccorso Alpino e Speleologico Veneto