Il cielo di Thiene segnato dal volo di un falco e di una poiana, ‘arruolati’ nella lotta ai colombi. Il debutto oggi all’alba, con un centro ancora sonnacchioso e già preda di centinaia di colombi, pronti a fiondarsi a terra da cornicioni e tetti in cerca di cibo.
Nessun intento predatorio nel volo dei due, ma con l’unica finalità di liberare il cuore della città dai piccioni, scacciandoli: “Li terrorizzano e fanno in modo che se ne vanno”.
Un falco sacro di 12 mesi ed una poiana americana di 16 anni, accompagnati dai loro falconieri, si sono librati sul cielo di Thiene. Un volo spiccato dal tetto di un palazzo, a pochi metri dal teatro comunale, con una ricognizione che si è spinta sino a piazza Nova, lambendo la chiesetta rossa e passando a ridosso del retro del municipio.
“Finalmente sono riuscito a portare il falco a Thiene: un primo test che ha dato risultati positivi”, commenta Alberto Vecelli presidente del comitato centro che, da anni, cerca la soluzione ai piccioni ed allo sporco che lasciano sui marciapiedi, lungo le facciate dei palazzi, oltre che sulla carrozzeria delle auto ‘bombardate’ dal guano dei volatili.
“Un primo test che poteva essere difficile ma che invece, sin dal primo sorvolo del falco, ha fatto dato esito positivo coi piccioni spaventati”, continua Vecelli.
Uccelli che tengono sotto scacco il centro di Thiene e che stamane, alla vista del falco, se ne sono volati verso Zanè, seguendo il ‘colombo pilota’, ovvero sia l’esemplare che sta di vedetta, che li guida in caso di pericolo.
“Non uccidono”
Quella di stamane una prima ricognizione, per testare la possibilità di introdurre ufficialmente il falco, allevato in cattività, a Thiene. “A differenza del falco pellegrino, questi non uccidono le loro prede – spiega uno dei due falconieri, anticipando che – A fine mese torneremo per fare un secondo test, cambiando zona”.
Papabile il campo da calcio del patronato S. Gateano, con un lancio da terra. “E’ importante scegliere bene il punto in cui posizionarsi – continua l’ammaestratore della poiana – Loro volano secondo un cono d’azione, sorvolando all’interno di un cerchio ed il falconiere si trova al centro. In modo che il contatto visivo tra l’uccello e l’uomo non si perda mai”.
Un anno per liberare la città
Se e come l’amministrazione comunale intende avvalersi del falco a Thiene, ancora non è dato a sapersi. Sarà l’esito dei due test, quello di oggi e quello che avverrà a fine mese, a convincere o meno il Comune. “E’ stata una dimostrazione interessante – commenta Alberto Samperi assessore comunale – Come amministrazione siamo speranzosi che l’uso del falco possa portare una soluzione al disagio, che è molto pesante, dei piccioni in città”.
Con l’esperienza acquisita in altri Comuni, seppure sia presto parlare di obiettivi certi, basterebbe un anno di tempo per ridurre in maniera drastica il numero dei piccioni a Thiene. “Con tre uscite settimanali nei primi mesi e poi una al mese, si potrebbero raggiungere degli ottimi risultati – conclude il falconiere mette imbocca la ‘sua’ poiana di ritorno dal giro di ricognizione – Una tempistica che, su 300-400 esemplari di colombi, dopo un anno ne resterebbero al massimo una decina”.
Paola Viero