Cittadini protagonisti, con il diritto di presentare al consiglio comunale istanze, proposte, mozioni, petizioni e altro, come normali consiglieri eletti dal popolo. E’ la proposta presentata da Alessandro Maculan, capogruppo della maggioranza di ‘Noi cittadini con Valter Orsi’, che sarà discussa questa sera in consiglio, ma che trova il muro delle minoranze a sbarrare la strada.
A dire un secco ‘no’ a questa modalità di richiedere la partecipazione diretta, da sempre promessa ai ‘cittadini’ di Orsi agli scledensi, sono Mauro Tessaro, Marco Vantin, Carlo Cunegato e Giovanni Battistella, rispettivamente capigruppo di Gruppo Misto, Movimento 5 Stelle, TesSiamo Schio e Pd, che identificano nella proposta una semplice mossa propagandistica da “marketing elettorale”.
‘No’ alla modifica degli istituti di partecipazione popolare e alla conseguente revisione del regolamento di funzionamento del consiglio comunale, perché secondo Tessaro, Vantin, Cunegato e Battistella, “presentare un ordine del giorno come gruppo di maggioranza, avendo dalla propria parte un sindaco, gli assessori, e la presidenza del consiglio è fuorviante e populista e scorretto nei confronti degli altri gruppi consiliari”. Oltre a ciò, i consiglieri hanno spiegato: “Il presidente del consiglio Sergio Secondin, appartenente anche lui alla lista ‘Noi cittadini’, aveva già dichiarato di avere pronta la delibera da portare in consiglio per la costituzione di una commissione per lo stesso proposito. Maculan intende scavalcare Secondin?”
La proposta di Maculan prevede 3 sedute di consiglio annuali riservate alla cittadinanza, per la discussione di istanze e proposte presentate dai cittadini. Una iniziativa per ogni cittadino, per la precisione, che sarà discussa pubblicamente ma solo in presenza del firmatario.
Populismo per attirare i consensi alle prossime elezioni, è quanto sostengono i rappresentanti dei gruppi consiliari di opposizione, che non sono contrari alla proposta in sè, ma non ne approvano il metodo di presentazione e hanno minacciato di abbandonare l’aula consiliare questa sera se la proposta non venisse sospesa e ritirata, per “dimostrare di non voler partecipare questa farsa mediatica”.
A.B.