Lavorare in sicurezza. E’ questo ciò che la sigla sindacale Usb di Vicenza esige da Ava di Schio, per tutelare l’incolumità degli operai che raccolgono i rifiuti: “Con gli 800 mila euro che avete, date ai vostri operai dei mezzi sicuri”.
Insorge il sindacato, ritenendo inconcepibile che anche un solo operatore dell’azienda, che raccoglie i rifiuti dell’alto vicentino, debba lavorare su camion fatiscenti “fanno schifo e sono pericolosi, le foto parlano chiaro “. A dirlo Raniero Germano di Usb che, oltre a chiamare in causa Ava, si chiede se ai vari sindaci del territorio non sorga un dubbio, in merito a quei 800 mila euro disponibili nelle casse dell’azienda ma che non verrebbero spesi per il rinnovo del parco mezzi.
Una battaglia che il sindacato porta avanti da anni, nella propria e doverosa impossibilità di dimenticare i due infortuni mortali accorsi in azienda “all’epoca ex Greta”, precisa Germano. Morti che hanno segnato ciascun lavoratore di Ava: “Hanno la preoccupazione reale di non infortunarsi e di non infortunare”.
“Avere 800mila euro e non spenderli, pare sia questa la situazione che si vive all’azienda AVA settore raccolta rifiuti- continua il sindacalista –Da anni Usb denuncia il grave deperimento dei mezzi su cui lavorano i dipendenti che raccolgono le immondizie. Mezzi vecchi, arruginiti, nella foto alcuni esempi esterni ed interni, che mettono in pericolo la vita di chi li guida”.
“Dicevamo degli 800 mila euro stanziati ripetutamente negli anni ma mai spesi, se non in infima percentuale compreso l’acquisto di un’auto aziendale- conclude – Come mai non si spendono nonostante gli annunci in pompa magna di manutenzioni fatte di riammodernamento mezzi?
Come si puo’ vedere dalle foto i mezzi fanno schifo e sono pericolosi, la manutenzione ha riguardato solo sostituzione di pezzi rotti magari in piccoli incidenti. I sindaci lo sanno di questi mancati investimenti? Attendiamo risposte visto che i sindaci sono pure responsabili della tutela della salute pubblica e votano il bilancio predisposto dal direttore generale e dal presidente del Cda”.
P.V.
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