Si terrà domenica 29 aprile, nel cuore della città, la celebrazione della 73ma giornata della Liberazione organizzata dal gruppo ‘Schio antifascista’. “La fine dell’occupazione nazifascista”.
Un corteo che sfilerà, a partire dalle 14.30 da via Baratto, dietro Biblioteca Civica, arrivando in piazza a Schio.
“Oggi parlare di antifascismo è tutto fuorché anacronistico -si legge nel comunicato del gruppo – teorie ed azioni che si richiamano apertamente al fascismo, politiche e comportamenti razzisti e denigratori nei confronti dei migranti, sessismo e omofobia, fanno ormai parte della quotidianità di questo paese. Istituzioni sempre più complici ed un silenzio assordante di fronte ad eventi drammatici, come nel caso di Macerata, impongono a tutte le persone una presa di posizione. Per questo i valori dell’antifascismo sono, oggi più che mai, necessari e da attuare”.
“Antifascismo è anche Antirazzismo, promozione di politiche di accoglienza ed integrazione nel territorio. Arginare i comportamenti violenti e denigratori che vogliono trovare nei migranti il capro espiatorio di tutti i mali. È necessario inoltre, recuperare una memoria storica del contributo delle donne all’interno della lotta partigiana, che ha contribuito a creare percorsi di autodeterminazione e di lotta ad un sistema sessista e patriarcale che trovava nel regime piena espressione, seppur questo tipo di oppressione sia ben più antico del Ventennio. I gruppi di estrema destra non fanno che perpetuare questo tipo di narrazione, rinchiudendo donne e uomini in ruoli di genere prestabiliti e soffocanti.Oggi quindi Antifascismo è anche Antisessimo”.
“Infine fondamentale sarà coinvolgere tutta la componente studentesca che oggi più che mai deve essere parte attiva di percorsi legati all’antifascismo ed alla sua pratica quotidiana all’interno delle scuole-conclude il gruppo Schio Antifascista – Per questi motivi il 29 Aprile saremo in piazza, per ribadire che Schio ed il suo territorio è solidale ed accogliente, una città che rivendica diritti per tutti e tutte, che rifiuta in ogni modo fascismo, razzismo e sessismo”.
di Redazione AltovicentinOnline