Un paese di poco più di 10mila abitanti alle porte di Vicenza dove 20 anni fa si è sviluppata un’azienda, messa in piedi da un chimico visionario, il cui prodotto principale è il più venduto al mondo.
Forse a Caldogno tutti pensavano di potersi vantare solo di Roberto Baggio e invece ora devono prendere atto che c’è un altro personaggio di cui andare orgogliosi. Si chiama Mimmo Peruffo, è di origine sarda ma da decenni risiede nel vicentino e ha creato le corde per ukulele che ora sono le più vendute in tutto il mondo.
“Ho avuto un colpo di genio: utilizzare i fili delle scope”. Ma poi Peruffo è andato oltre e unendo i suoi studi di perito chimico alla passione per il liuto e la musica antica, ha inventato il nylgut, un materiale sintetico capace di suonare come le corde di budello.
Peruffo da perito chimico e amante di strumenti musicali antichi e suonatore lui stesso, ricerca, studia e sperimenta tanto da diventare un punto di riferimento internazionale dividendosi tra conferenze e laboratori.
Nel 1991 l’inizio dell’avventura e la nascita dell’azienda Aquila Corde Armoniche. E’ stato il caso, o meglio l’imbattersi in una scopa, a dare l’imput all’invenzione.
“Mi misi tra i denti un filo di poliestere usati per le scope – racconta Mimmo Peruffo – e pizzicandolo scoprii che suonava come quelle di budello; da quel momento lavorai per introdurre alcune modifiche sostanziali così da poter ottenere corde più resistenti, sonore ed economiche”.
Naque così il nylgut, una combinazione tra le parole nylon e budello (in inglese). Un materiale innovativo e brevetto internazionale dell’azienda, che oltre all’alta performance sonora ha la caratteristica di avere una grande resistenza: suonate per circa due ore al giorno, le corde fatte di Nylgut durano più di un anno.
Ora a Caldogno si fabbricano decine di migliaia di corde, che vengono vendute in tutto il mondo: 300mila corde per ukulele al giorno e 100mila per chitarre standard, realizzate da circa 30 dipendenti.
Non solo corde di tipo ‘commerciale’, perché l’azienda funge anche da laboratorio di ricerca nell’ambito delle montature storiche per strumenti a pizzico e ad arco del Rinascimento, Barocco e periodo Classico con l’obiettivo di salvaguardare la tecnologia cordaia del passato, ormai prossima all’estinzione, mediante specifiche iniziative a livello nazionale e nel Parlamento Europeo.
Mimmo Peruffo è considerato un esperto e visitare la sua azienda equivale a fare un tuffo nel passato.
“Siamo rimasti in cinque o sei in tutto il mondo a lavorare il budello, che è capace di suoni eccelsi, ma anche talvolta di rotture improvvise ben descritte anche nelle fonti storiche – spiegano da Aquila Corde Armoniche – Non ne vendiamo molte in confronto al sintetico, sono faticose da realizzare, richiedono due settimane di lavoro manuale, ma noi più che agli affari pensiamo al sogno dei suoni perduti ed ora felicemente ricostruiti”.