Sono passati 10 anni da quel 4 aprile 2008 che svoltò la vita di Giuseppe Pegoraro. Dalla morte di Pierina Pegoraro all’inaugurazione di ‘Casa Insieme’, passando per la fondazione Pegoraro-Romanatti, che si terrà sabato 7 aprile alle 9.30,in via Braghettone a Thiene.
Prende il via ufficiale la struttura che sarà un il cuore pulsante della solidarietà e del volontariato dell’alto vicentino. ‘Casa Insieme’ diviene realtà, grazie alla perseveranza di Giuseppe Pegoraro, che non ha mai mollato di fronte alle non poche difficoltà, che gli hanno intralciato anche pesantemente, di coronare il suo sogno.
Cinque anni fa sbocciò il lui il desiderio di fare qualcosa per gli altri. Ora finalmente è arrivato a quello che, seppure nell’intento dei festeggiamenti sarà un traguardo, al punto di partenza per aiutare il prossimo. Il tutto senza alcun aiuto pubblico, anzi.
Dalla posa della prima pietra, nel 2015, dopo tanto lavoro, il progetto ideato dalla fondazione Insiemealtovi onlus, si concretizza in ‘Casa Insieme’, un luogo di accoglienza per iniziative a sfondo sociale. In questa struttura dalle ampie vetrate, un punto di ascolto e sostegno, informazione, eventi culturali, corsi di diverse discipline sportive e tecniche di medicina preventiva, ma non solo. Previsti anche corsi di musicoterapia e arte terapica, laboratori creativi, teatro, danza, musica, canto, pittura, percorsi di formazione e crescita personale, sia nel campo scolastico che professionale.
Dopo l’abbozzo di idea nel giugno del 2013, Giuseppe Pegoraro avvia delle di trattative con varie amministrazioni comunali, tra Zanè e Thiene per trovare il terreno.
Abortita quasi sin da subito l’idea di costruire a Zanè, per il prezzo esoso chiesto dall’amministrazione, si rivolge a quella di Thiene mettendo al centro del tavolo una vecchia casa in via Braghettone. Un immobile che nemmeno un’asta era riuscita a depennare dal patrimonio in disuso del Comune e che alla fine nell’aprile del 2015 è stato pagato, arrotondando per eccesso, col pezzo di terreno attiguo.
Costi di partenza, tra prezzo di acquisto, imposte e un ulteriore esborso per spianare la strada di collegamento alla struttura che, giocoforza, hanno assottigliato la liquidità della Fondazione portando la sospensione dei lavori nel gennaio del 2016, a soli sei mesi dall’inizio del cantiere. Mezzi d’opera ed operai fermi fino all’agosto di quest’anno quando la banca concede alla Fondazione un mutuo di 350 mila euro, che fanno ripartire speditamente i lavori.
Dalla cultura del dono alla sussidiarietà circolare
Dal dono tutto ha avuto inizio e tutto continuerà. “Casa Insieme è la promozione della cultura del dono – spiega Pegoraro – Come gesto di generosità in grado di farci conoscere i bisogni di chi ci sra accanto, di farcene carico, creando così relazioni umane autentiche. Incoraggiamo il singolo, le associazioni, gli imprenditori e le aziende ad ‘investire = donare’, in base alle proprie possibilità e competenze, per realizzare opere di solidarietà ufficiale”. Attraverso un processo di ‘sussidiarietà circolare’, Casa Insieme, si pone come punto di incontro tra chi dona, chi realizza concretamente i progetti e chi ne beneficia.
Il ‘dopo di noi’ a Thiene diverrà realtà
Quanto mai sentito, e doloroso, per le famiglie che vivono il dramma di sapere quale sarà il futuro del loro figlio disabile quando loro non ci saranno più. Costola di ‘Casa Insieme’, sarà un’altra casa, da dedicare alle persone in difficoltà. ‘Casa del durante e dopo di noi’, ma rinominata sin da subito in ‘Casa del sorriso’, troverà spazio un un vecchio rustico degli anni cinquanta: sarà una vera e propria residenza per disabili soli, per genitori che hanno bisogno del sostegno necessario per gestire un figlio in difficoltà, ma anche per persone in situazioni di disagio. Il tutto tramite quei soldi ricavati dall’uso delle sale di ‘Casa Insieme’. Soldi che, assieme a delle donazioni, sono completamente reinvestite per dare via alla ‘Casa del Sorriso’.
Sarà quindi una giornata di festa, sabato, con ‘Casa Insieme’ a porte spalancate, per fare conoscere a tutti non solo le fattezze architettoniche di questo polo della solidarietà, ma assistendo nel pomeriggio alle varie attività degli operatori. Ci sarà inoltre un planetario, per lezioni di astronomia in una cupola tridimensionale, musica dal vivo dando spazio a dei giovani artisti del territorio. Il tutto dopo il taglio ufficiale del nastro ed il momento ufficiale che si terrà nella sala conferenza, dedicata ad Alfredo Stella per avere donato tutto il mobilio di Casa Insieme.
di Redazione AltovicentinOnline