E’ un Veneto che punta al turismo quello che sta dando il benvenuto alla primavera e che per la bella stagione ha in serbo novità per chi vuole conoscere la regione muovendosi a suo agio semplicemente usando il treno, la bicicletta o il bus, partendo anche direttamente dall’Alto Vicentino, con un semplice stop a Vicenza. Carica la bici in treno e vai al mare, è il concetto, infatti in treno, in bici e in bus ora si può andare al mare e anche in montagna e si può godere dei variegati paesaggi veneti, che nel giro di pochi chilometri spaziano tra mare, lago, colline e montagne.
Parte nel 2018 il collegamento via treno per raggiungere le località marine e montane, grazie al servizio che da Vicenza permette di raggiungere direttamente Latisana e Calalzo.
Il ‘TrenoBici del mare’ e il ‘TrenoBus delle Dolomiti’ sono stati presentati questa mattina da Elisa De Berti, assessore regionale ai Trasporti. Il servizio è possibile grazie alla collaborazione con Trenitalia, che ha aperto le tratte Vicenza-Latisana e Vicenza Calalzo.
“Se l’intermodalità nel campo dei trasporti è uno degli obiettivi della Regione, ancor più importante è riuscire a integrare le diverse forme di mobilità che favoriscono una scoperta più attenta e gradevole del bellissimo territorio veneto – ha detto Elisa De Berti – ‘Treno + Bus + Bici’ è la risposta a una domanda crescente dei cittadini di muoversi sempre più agevolmente con le due ruote, ma è anche un’opportunità per sviluppare l’offerta turistica del Veneto”.
“Un’offerta che contempla sempre più un approccio slow di cui la bicicletta è una delle principali interpreti – le ha fatto eco il collega assessore regionale al Turismo, Federico Caner – Un modo di fare turismo, come vacanza ma anche come escursione, che coinvolge diverse componenti, dal ricettivo alla ristorazione, dai servizi all’enogastronomia, favorendo una connessione tra mete già celebrate e altre che stanno ottenendo sempre maggior attenzione e che riescono a essere sempre più attrattive”.
“E’ motivo di orgoglio presentare a Verona un servizio di rilevanza regionale a conferma dell’importante ruolo che il territorio veronese riveste in tema di mobilità sostenibile”, ha detto Luca Zanotto, assessore ai Lavori Pubblici, Infrastrutture, Viabilità e Traffico del comune di Verona.
“Negli ultimi anni la Regione ha voluto imprimere un cambio di passo ai servizi – ha sottolineato il direttore regionale di Trenitalia, Tiziano Baggio – sia per quanto concerne la qualità del trasporto pubblico locale, sia per quei treni destinati a passeggeri che vanno alla scoperta di un territorio veneto che non ha uguali per ricchezza del patrimonio artistico, culturale e ambientale. Ed è bello constatare che il treno diventa uno strumento importante di valorizzazione di tale patrimonio”.
Un concetto, quello dell’integrazione tra diversi mezzi di trasporto, ribadito, per quanto riguarda la mobilità su gomma, da Giuseppe Pat, presidente di Dolomiti Bus, ma anche dal presidente veneto della Fiab, Federazione Italiana Amici della Bicicletta, Luciano Renier, accompagnato dal collega veronese, Corrado Marastoni.
L’assessore De Berti, infine, ha ricordato che i chilometri di piste ciclabili nel Veneto sono 1.300 e che la realizzazione di altri 400 chilometri è già stata finanziata dalla Regione: “Nel nostro territorio si trovano tutti gli scenari possibili – ha evidenziato – dalla montagna alla costa, dalle colline ai laghi, dalle isole lagunari al Delta del Po. Un vero e proprio paradiso per gli appassionati delle due ruote. Non a caso, infatti, ben cinque delle dieci ciclovie di interesse nazionale attraversano la nostra Regione: del Sole (Verona-Firenze), del Garda, VenTo (Venezia-Torino), Adriatica, Venezia-Trieste”.
A.B.