Karima ha 11 anni e da tre mesi vive su una carrozzina, a Thiene, in un appartamento che si trova al primo piano di una palazzina, che rischia di diventare la sua prigione.
Non ci sono ascensore e servo-scala che permettano a lei, e alla sua carrozzina, di affrontare quella ventina di gradini che la dividono dal suo mondo: scuola ed amici.
Ci pensano i suoi genitori, ogni giorno: il papà la prende in braccio e la mamma imbraccia la carrozzella. Scendono quei gradini, nascondendo il dolore che li lacera da due anni a questa parte. Da quando, per una gravissima malattia, la loro piccola di casa ha cominciato prima a perdere l’uso di un braccio, poi di una gamba ed ora tutte e due: non riesce più a camminare.
“Aiutatemi a trovare un appartamento al piano terra a Thiene”
Che consenta a Karima una piccola autonomia, che sgravi la fatica dalle braccia di mamma e papà, già piegati dal dolore che li ha travolti.
“Pago 430 euro di affitto, ho sempre pagato regolarmente, mai una lamentela – ci tiene a precisare il papà, per fare capire che i patti li rispetta – E mi dispiace molto lasciare questa casa in cui viviamo dal 2006, ma sta diventando molto difficile, tutto, ogni giorno”.
Una famiglia marocchina, con cittadinanza italiana, composta dai due genitori, Karima e i suoi due fratelli di 14 e 10 anni.
Il papà è arrivato giovane in Italia nel 1992, Si è trovato un lavoro e ha capito subito che il Veneto poteva offrire un nido per la sua famiglia: nascono qui i tre figli. Marito e moglie nel 2013 prendono la cittadinanza italiana, si sentono parte di una comunità, quella di Thiene.
Una bella famiglia, che vive il quotidiano classico di tutti: papà che va a lavorare, la mamma che segue i figli, tra scuola e casa.
Ma tutto è cambiato. Ora in quell’appartamento c’è una carrozzina che testimonia il dolore che mai nessun genitore vorrebbe affrontare.
Un destino avido di libertà ha ghermito la piccola Karima, portandole via la sua. Appuntandole sul petto la certificazione di disabile, dopo la peregrinazione tra gli ospedali di Santorso e di Padova. Una madre ed un padre che hanno tentato persino in Francia, per ottenere un responso che ribaltasse i precedenti.
Invano tentativo che però non li fa desistere: stanno mettendo da parte i soldi per far visitare la loro piccola da un luminare veneto.
Su e giù per le scale, in braccio al papà
Un papà che, prima di recarsi al lavoro, ogni giorno si carica in braccio Karima e la porta a scuola.
La va a prendere, la porta a fare psicomotricità, per tentare di recuperare l’uso di gambe e braccia. Ci riesce sfruttando quella manciata di ore che la legge 104 gli dà. “Ma sono fortunato perché ho un datore di lavoro che mi viene incontro quando la mia bimba ha bisogno di me”.
Ma restano sempre quelle scale che diventano ogni giorno più ‘pesanti’ da affrontare: ora è la fisioterapista che va in casa loro, perché per Karima stanno diventando insormontabili.
In cerca di una soluzione il padre si è rivolto al Comune: “Ma non abbiamo alloggi al momento purtroppo” ha spiegato il sindaco Gianni Casarotto.
Ora, attraverso il nostro giornale, cerca di lanciare un appello: “Se qualcuno ha da darmi in affitto un appartamento al piano terra a Thiene”.
Per chi avesse la possibilità di aiutare Karima, scriva a redazione@thieneonline.it
Paola Viero