Saranno tre i nomi tra i quali i cittadini di Carrè e Chiuppano potranno scegliere come battezzare il nuovo paese in vista della fusione, prima del referendum popolare previsto per novembre.
Tra il 12 ed il 23 marzo i residenti iscritti alle liste elettorali potranno recarsi nei rispettivi municipi per mettere una croce su ‘Colbregonza’, ‘Bregonza’ oppure ‘Carpàno’, come reso ufficiale durante il consiglio comunale congiunto di lunedì. Il nome più gettonato verrà portato in Regione per seguire l’iter burocratico richiesto dalla legge.
Nessuna chance è stata data all’opzione ‘Carrè-Chiuppano’, come molti si attendevano, per evitare, come ha spiegato il sindaco di Carrè Davide Mattei ‘di dare priorità ad una sola identità culturale, se il nome venisse per comodità abbreviato’. Il nome nuovo servirà quindi per cementare anche nella forma una identità unica.
‘Con questo metodo – ha detto Mattei – vogliamo garantire l’univocità del voto, utilizzando il sistema ufficiale delle cartelle elettorali, che non lascia dubbi in proposito. Ben vengano anche i contrari, non è nostra volontà bloccare un giusto flusso di opinioni, ma dobbiamo lavorare per motivare i cittadini che sono favorevoli e magari non pensano sia necessario venire a votare. Vogliamo creare la massima trasparenza ed evitare un insuccesso a causa di un voto politico, facendo tesoro di quello che è accaduto ad Arsiero e Tonezza’.
E’ già pronta la bozza del fac simile sul quale i cittadini potranno esprimere la propria preferenza, che verrà distribuita casa per casa nelle prossime settimane ma che non sostituirà il modulo ufficiale consegnato in comune al momento del voto ufficiale. I voti saranno raccolti nei giorni prefissati da lunedì a venerdì dalle 10.30 alle 12.30 negli uffici segreteria, sabato e domenica nelle sale consiliari dei due comuni dalle 9.30 alle 12.30.
‘Oltre alla decisione sul futuro nome – ha detto il sindaco di Chiuppano Giuseppe Panozzo – il 2018 sarà l’anno cruciale del processo di fusione, e sicuramente impegnativo per tutti. Rimbocchiamoci le maniche, se la popolazione deciderà per il ‘sì’ non possiamo farci trovare impreparati’.
‘Non dimentichiamo – ha puntualizzato il consigliere di opposizione Renato Martini – che la fusione non potrà concretizzarsi solo in modo formale, ma anche promuovendo tra Carrè e Chiuppano, più di quanto è stato fatto fino ad oggi, momenti di festa e condivisione. Magari per i cittadini sarà più semplice avvicinarsi all’idea di fusione se cerchiamo di darle anche un’anima’.
Nel corso dei prossimi mesi sono previsti numerosi progetti per estinguere ogni dubbio sull’opportunità della fusione. Un incontro con le categorie produttive e commercianti, la stampa di una brochure informativa, una nuova pagina facebook che pubblicizza la fusione, altri incontri con la cittadinanza prima del referendum popolare di fine anno.
Marta Boriero