Negli ultimi giorni, l’incidenza dell’influenza stagionale in Veneto è ancora cresciuta, attestandosi a 10,93 casi per mille abitanti (9,38 il precedente rilevamento), ancora inferiore alla media nazionale (in lieve calo, a 13,11 casi per mille contro il 13,73 del precedente rilevamento). In totale si calcola che, dall’inizio del monitoraggio (ottobre 2017), l’influenza abbia colpito 195.000 persone, delle quali oltre 50.000 nell’ultima settimana. Il computo dei decessi correlabili all’influenza è salito da 3 a 4. Nessuno è risultato vaccinato.

 

E’ quanto si evince dal quinto Rapporto Epidemiologico, che viene elaborato settimanalmente dalla Direzione Prevenzione della Regione, diffuso oggi dall’Assessore alla Sanità.

 

“Secondo le valutazioni dei nostri tecnici – dice l’Assessore – il picco non appare ancora raggiunto ed è possibile che nelle prossime settimane i valori possano elevarsi, di conseguenza è ancora presto per capire se anche qui si raggiungeranno i livelli più alti già registrati in Italia e in alcune altre regioni”.

 

Ad oggi sono giunte dalle Ullss numerose segnalazioni di complicanze, delle quali 25 definite gravi secondo i parametri ministeriali, in persone con età media di 57 anni e portatrici di patologie pregresse. I 4 decessi sono stati segnalati uno ciascuna dalle Ullss Pedemontana, Berica, Marca Trevigiana e Euganea.

 

Altalenante l’andamento per fasce d’età: mentre è diminuita l’incidenza negli anziani (over 65) e in quella centrale (15-64 anni), entrambe anche inferiori alla media nazionale, i più giovani (0-4 anni e 5-14 anni) sono stati i più colpiti, con incidenze doppie rispetto alla settimana precedente. I bimbi da 0 a 4 anni sono passati da un’incidenza di 20,56 casi per mille a una di 42,7; i giovanissimi da 4 a 15 anni hanno toccato 19 casi per mille contro 9,23 della settimana scorsa.

a cura dell’Ufficio Stampa della Regione Veneto

 

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