Un progetto multidisciplinare davvero unico è quello che ha presentato all’esame di maturità Tommaso Fontana, studente di Carrè della 5°BCAT, che ha unito ‘l’utile’ in vista della futura professione di geometra ad un approfondimento storico del tutto in linea con le celebrazioni del Centenario della Grande guerra dei resti di un edificio militare a Meda di Velo d’Astico.
Lo studio di Fontana, ‘Recupero e ristrutturazione di un manufatto storico della Grande guerra’, è stato centrato sui resti ancora visibili di un ricovero blindato per mitragliatrice che si trova ai piedi del colle di Meda, del quale rimane oggi solo una parte di solaio.
Partendo dal rilievo prima fotografico (con sistema GPS), poi metrico delle murature, lo studente ha portato a termine un lavoro dettagliato di una proposta architettonica per il recupero dell’edificio, con tanto di calcoli statici, computo metrico e analisi dei costi di ricostruzione.
Aspetti tecnici e valutazioni storiche sono quindi andate a braccetto per raggiungere un risultato che ha soddisfatto l’autore del progetto ed i docenti, alle prese con un lavoro singolare rispetto agli abituali standard scolastici.
Fontana, nell’approfondire l’aspetto storico del progetto, ha avuto modo di lanciare un sentito appello per non dimenticare i tanti ‘Francesco, Giovanni, Mario, Antonio, spesso giovani della mia età che venivano chiamati alle armi contro il loro volere’. Nel suo commento finale al lavoro svolto il maturando ha avuto un pensiero per ‘tutti questi combattenti cui va il nostro ricordo. La parola guerra dovrebbe venire cancellata ed essere sostituita con la parola dialogo’.
Una delle peculiarità del nostro istituto – ha dichiarato il professore Gianantonio Manfrin, che ha seguito Fontana nel suo lavoro assieme al docente Michele Barci – è quella di essere in sintonia col mondo del lavoro e l’alternanza scuola-lavoro è uno dei mezzi migliori per favorire la crescita degli studenti. Gli approfondimenti, nel rispetto delle linee guida previste dal Ministero, sono relativi a tutte le discipline tecniche del nostro indirizzo ‘Costruzioni, Ambiente e Territorio’ e l’ottimo risultato finale raggiunto – ha concluso con soddisfazione il docente – ci spinge a proseguire su questa strada anche per gli anni a venire’.
Lo studente è stato seguito nella sua originale tesi dai professionisti del progetto AVVI, che da alcuni anni stanno portando avanti uno studio di sviluppo turistico integrato del territorio della Valle dell’Astico e della Val Posina e che stanno approfondendo in questi mesi l’aspetto storico con mostre e ricerche delle vicende belliche.
AVVI ha fornito le foto d’epoca necessarie perché il progetto potesse essere realizzato e le informazioni storiche sugli avvenimenti di guerra relativi a Velo d’Astico, in particolare la zona di Meda, recuperate all’ISCAG, l’Istituto storico e di cultura dell’Arma e del Genio.
Marta Boriero